Gli scolî di Ermia e un passo controverso del' Fedro di Platone ( Phaedr . 269e1-270c5)

Author: Longo Angela  

Publisher: Brill

ISSN: 1568-5284

Source: Phronesis: A Journal for Ancient Philosophy, Vol.46, Iss.1, 2001-02, pp. : 73-92

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Abstract

Il brano del Fedro (269e1-270c5) in cui è menzionato Ippocrate e il suo metodo è uno dei più controversi dell'opera platonica. Alcuni studiosi si sono serviti degli scolî antichi al dialogo, tramandati sotto il nome del neoplatonico Ermia (V sec. d. C.), per sostenere che il metodo in questione non implica un'indagine preliminare dell'universo. È tuttavia utile (oltreché finora intentato) ripercorrere quanto l'esegeta neoplatonico dice a proposito dell'intero brano in questione per constatare come egli, al contrario, ne fornisca un'interpretazione cosmologica, sulla base della significazione tecnica di  χ come «anima dell'universo». In ogni caso l'esegesi di Ermia risulta essere non una semplice parafrasi grammaticale del testo platonico, ma anche una sua riformulazione filosofica nei termini della dottrina neoplatonica, la quale è estremamente complessa anche nel caso dell'anima umana.